Waifu è un termine piuttosto recente, almeno se rapportato al contesto dei manga e degli anime. Di base c’è, però, l’emancipazione femminile.
Nei confini della cultura otaku, il termine waifu è piuttosto recente, apparso per la prima volta su Google durante il 2007. Tuttavia, se ampliamo gli orizzonti noteremo come abbia una storia decisamente più longeva, al di fuori del contesto a cui si è solito associarlo. Nel caso in cui tu ti chieda quale sia il significato da attribuirgli, prosegui con la lettura perché andremo ad analizzarlo. E, al fine di una più facile comprensione, ci avvarremo, come di consueto, anche di alcuni esempi pratici.
- Origine: dalla parola inglese “wife”.
- Dove viene usato: per indicare un personaggio femminile immaginario che un fan considera la propria anima gemella.
- Lingua: giapponese.
- Diffusione: tra gli appassionati di anime/manga.
Il significato di waifu
Le origini sono da ricondurre agli anni Ottanta. Già allora apparteneva al lessico nipponico, ma nel corso del tempo è cambiata l’accezione. Il progressivo evolversi del rapporto tra i coniugi, ha reso discutibile l’appellativo kanai assegnato alla moglie, che impiega due caratteri cinesi per intendere “dentro casa”, diventato discutibile soprattutto per le nuove generazioni. Allo stesso modo, quello attribuito al marito, shujin o danna, si traduce approssimativamente in padrone. Da qui la necessità di adottare degli accorgimenti.
Per via delle maggiore sensibilità sul tema, numerose coppie hanno preso in prestito dall’inglese due vocaboli: wife (moglie), trasformato in waifu, e husband (marito), diventato hazu. I fan americani di anime e manga hanno lentamente raccolto le parole, che sono state usate per riferirsi ai loro personaggi immaginari preferiti. A ogni modo, una waifu è un personaggio immaginario che una persona ama. Da un lato, qualcuno, da cosplayer, prende ironicamente il rapporto, dall’altro c’è chi lo valuta seriamente, indossando una fede nuziale per simboleggiare il matrimonio e tentando persino di basare le sue scelte su ciò che la musa vorrebbe.
Esempi d’uso
Ecco qualche esempio d’uso in casi pratici:
“La cultura waifu è molto in voga in Giappone”.
“Diversi otaku passano la cena insieme alla propria waifu”.